La Basilica di Santa Sofia (Aya Sofya) è considerata uno dei siti più importanti della città. Infatti, questo spettacolare edificio antico ha un ricco passato storico. Questa struttura iconica è una basilica ortodossa che in seguito è diventata una moschea e oggi funge da importante museo della città. Una delle caratteristiche più notevoli di questa chiesa è la sua grande cupola. In effetti, Hagia Sophia (Aya Sofya) è stata considerata per molti anni la più grande cattedrale prima della costruzione della Cattedrale di Siviglia nel 1520.
La storia
Nel 325, sul luogo dove un tempo sorgevano templi pagani, Costantino costruì la prima basilica, che non dedicò a una santa di nome Sophia, ma alla Divina Sophia. Nel 404 fu incendiata durante un assedio, ricostruita da Teodosio II nel 415, ma nuovamente incendiata durante l’assedio di Nicea nel 532 sotto Giustiniano, al quale si attribuisce la costruzione attuale.
Giustiniano voleva che questa chiesa fosse l’edificio più grandioso mai costruito. Per questo raccolse i materiali più preziosi e i marmi più pregiati da tutte le province dell’impero (Efeso, Atene, Roma, ecc.). L’opera fu realizzata da due architetti greci, Anthemios di Trallies e Isidoros di Mileto. L’edificio fu completato nel 548. Dopo una marcia trionfale sull’Ippodromo, Giustiniano entrò nella basilica e la ancorò: “Sia lodato Dio, mio illustre, che ha compiuto quest’opera. Ninive, Salomone!” L’intera struttura è stata costruita in 6 anni, un tempo estremamente breve.
La facciata della basilica era rivolta a ovest. Nell’atrio, Giustiniano fece costruire una cisterna di marmo su cui era incisa la famosa scritta di Carcino NIPSON ANOHMATA MUNAN OPSIN. L’interno di Santa Sofia, pur spogliato delle sue grandiose decorazioni, evoca ancora una sensazione trascendente di luce e immensità. La sua enorme cupola, considerata una meraviglia ingegneristica, sembra sospesa nel cielo. Il 29 maggio 1453, la stessa notte in cui Costantinopoli era sotto assedio, Maometto il Conquistatore entrò a Santa Sofia e ordinò di trasformare questa pietra miliare dell’ortodossia in una moschea. Tutti i simboli del cristianesimo (icone, mosaici, ecc.) sono stati ricoperti di calce e sono stati dipinti motivi musulmani.
Per quasi 500 anni, il tempio ha funzionato come moschea musulmana.
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Dopo la conquista di Costantinopoli nel 1453 da parte dell’Impero Ottomano, il sultano Mehmen II vide la chiesa e se ne innamorò a prima vista. Per questo motivo la chiesa è stata trasformata in moschea. Diversi elementi, come le bellissime campane, l’altare maggiore e gli spettacolari vasi, sono stati rimossi e al loro posto sono stati aggiunti nuovi elementi islamici. Le nuove caratteristiche islamiche includevano il minbar, i minareti e il mihrab, solo per citarne alcuni.
Nel 1931 la chiesa, trasformata in una splendida moschea, fu chiusa per essere restaurata. Quattro anni dopo, grazie a un’iniziativa del governo turco, fu aperto come museo nel 1935.
Nel 2020 tornerà a essere una moschea.
Tombe dei Sultani
Dopo aver terminato la visita a Santa Sofia, vi consiglio di visitare anche le tombe dei sultani nel cortile del tempio. Sono i tre edifici cilindrici di fronte a Santa Sofia.
L’ingresso alle tombe è laterale, sulla strada che porta al Topkapi. La parte del cortile con le tombe è recintata in modo da non consentire l’accesso al resto del complesso di Agia Sophia.
Come arrivare
Orari di apertura: dalle 9 alle 17 in inverno e dalle 9 alle 19 in estate.
Prezzo del biglietto: 40 TL (3 €)
Sultan Ahmet, Ayasofya Meydanı No:1, 34122 Fatih/İstanbul, Turchia
https://goo.gl/maps/EvJMEwgXdUctWD3w7